Origini dell’EFT


Nel secolo scorso, gli studi di G. Goodheart e J. Diamond aprono la strada alla chinesiologia applicata e alla terapia basata sui meridiani (MBT). Goodheart constata che picchiettare i punti di agopuntura può sostituire gli aghi, il che rende questo approccio accessibile a molti. Diamond dal canto suo si accorge che formulare affermazioni positive mentre si toccano i punti di agopuntura consente di alleviare problemi emotivi.


Nel 1980 uno psichiatra di nome Roger Callahan osserva che una paziente, affetta da fobia dell’acqua refrattaria a qualunque trattamento, guarisce all’istante dopo aver picchiettato alcuni punti sui meridiani di agopuntura situati sul viso. In seguito a questa esperienza, svolge delle ricerche e sviluppa la sua Thought Field Therapy (TFT), che produce risultati notevoli. Se una persona si concentra su un disturbo emotivo come la paura, picchiettando nel contempo su punti particolari, la paura può scomparire in maniera definitiva.


Questi studi vengono ripresi da Gary Craig, ingegnere e Master di PNL. Craig cerca un metodo efficace e facile da applicare. Negli anni Novanta crea così l’ EFT (Emotional Freedom Techniques). La sua esperienza di ingegnere gli permette di svolgere un’importante sintesi delle tecniche messe a punto dai suoi predecessori. Inoltre, la sua conoscenza della PNL gli è utilissima per costruire la metodologia dell’ EFT.

  • Gori L. e al., “EFT – Cos’è e come si usa”

https://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali/eft-cos-e-e-come-si-usa.php